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Visita al carcere di Fermo

Gli alunni delle classi quinte diurne e serali dell’indirizzo socio sanitario dell’ istituto Carlo Urbani sede di Sant’Elpidio a Mare si sono recati il 2 maggio presso la casa circondariale di Fermo, con l’obiettivo di conoscere la redazione del giornale “L’altra chiave news”, nome che richiama il progetto che da anni l'istituto cura in collaborazione con la giornalista Angelica Malvatani, direttrice della rivista.

Il progetto, curato dalla professoressa Domitilla Nucci e supportato dalla dirigente D'Ignazi, permette ai ragazzi di aprire lo sguardo oltre il pregiudizio, che solitamente predomina l’opinione pubblica quando si parla di detenzione.

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Ai ragazzi, durante gli incontri preparatori, sono state fornite tutte le informazioni necessarie ed utili ad affrontare in maniera consapevole il momento dell’ incontro con sei detenuti che fanno parte della redazione. 

Forti sono state le emozioni e gli interrogativi che hanno preceduto la data dell’ incontro. I ragazzi, mossi dalla curiosità di conoscere le loro storie e intimoriti allo stesso tempo da un mondo totalmente sconosciuto e pieno di tabù, hanno messo in campo la loro empatia arricchita dalle tante conoscenze apprese durante il percorso di studi.

Dopo una breve introduzione della direttrice della struttura Serena Stoico, della comandante della polizia penitenziaria Loredana Napoli e dell’educatrice dell’area trattamentale, i detenuti hanno condiviso le loro storie fatte di compleanni a metà, festività spente, vissute lontano dai propri affetti, figli distanti che non vedono l’ora di riabbracciare il  loro papà, di promesse infrante e di inesorabili ricadute. Tanti sono stati i dettagli di sofferenza e pentimento ai quali sono seguite raccomandazioni rivolte ai giovani, negli occhi dei quali alcuni di loro rivedevano quelli dei propri figli, con la speranza che i loro errori possano essere monito da cui trarre insegnamento.

I detenuti nei loro racconti hanno espresso quanto sia difficile non ricadere negli stessi errori, quanto costi loro far soffrire le persone care e quanto sia difficile tornare ad affrontare di nuovo la società e il mondo esterno una volta che lo stigma di chi ha sbagliato resta impresso nello sguardo di chi osserva. 

La gioia più grande che i nostri ragazzi hanno provato è senza dubbio quella che proviene dalla consapevolezza di aver regalato ai reclusi uno dei pochi momenti di “evasione” dalla routine e dal profondo senso di alienazione che vivono costantemente. 

La preparazione all’incontro, l’attesa, le emozioni vissute e lo scambio epistolare che seguirà, hanno donato una nuova consapevolezza a ragazzi e detenuti, realizzando il senso più profondo del progetto “Altra chiave news” che il Polo Urbani continuerà a sostenere con orgoglio.