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TORNEO DELLA DISPUTA: SI RIPARTE

Dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Fermo ha rinnovato la partecipazione al Torneo della disputa “Dire e contraddire”, un evento nazionale ideato nel 2017 dall’Ordine di Taranto e diventato nel 2020 oggetto del protocollo d’intesa tra il Consiglio Nazionale Forense e il Ministero dell’Istruzione. Un metodo pedagogico a impatto civico mediante il quale, unendo i “saperi” al “saper fare”, l’Avvocatura d’Italia si assume la responsabilità di trasmettere agli studenti le regole della disputa e di guidare i giovani alla scoperta della forza della “parola” e delle tecniche di una corretta comunicazione, al fine di vivere il diritto come strumento di potenziamento sociale. Il proposito è quello di aiutare a sviluppare il pensiero creativo e critico grazie al dubbio, alla ricerca, all’attività cooperativa, alla domanda, per guidare i giovani a esercitare le proprie funzioni riflessive, a sperimentare le regole del vivere civile e democratico, le buone prassi entro le quali “educare” le loro menti a gestire i conflitti secondo l’etica del dibattito costruttivo e della responsabilità. Disputando, infatti, si mettono in gioco i punti di vista, si cercano le ragioni per argomentare in modo valido le proprie tesi e confutare quelle avversarie. Alla base del torneo ci sono quindi le regole della comunicazione, che prevede sempre e comunque una costruzione ordinata del discorso, un discorso che qui mira a convincere.

Otto ragazzi delle classi quarte del Liceo Scientifico di P. S. Elpidio sono stati selezionati per affrontare la prima sfida che si è tenuta presso il Tribunale di Fermo sabato 11 Marzo: Alexander Cognigni, Rebecca Longo, Marco Piermarini, Sara Rogante, Mattia Romanella, Michelangelo Roscioli, Lidiana Rustemi e Matteo Tidei.

Selezione e preparazione sono stati affidati agli avvocati Laura Dumi, Igor Giostra e Monia Tomassini, che con meticolosità e competenza si sono messi a disposizione dei ragazzi per preparali ad una sfida bella e stimolante. Una sfida superata che li porterà alla semifinale contro l’ITET di Fermo, una gara che già si preannuncia agguerritissima e per cui si dovranno preparare molto bene.

Un grande lavoro di armonizzazione quello che i ragazzi hanno sperimentato: preparazione, concentrazione, silente emozione e necessario autocontrollo, chiarezza e puntualità di esposizione, genuinità e bellezza delle pause. Un’esperienza davvero formativa poiché parlare dinanzi ad un vasto pubblico non è affatto semplice, vuol dire “mettersi a nudo” e nell’universo giovanile degli “schermi” questo appare come una sorta di miracolo.

Per i Greci, fondatori della democrazia, l’isonomia, ovvero la parità davanti alla legge, significava libertà di parola, generativa quest’ultima del pensiero critico. Con tale premessa il torneo diventa allora occasione irrinunciabile per i giovani di ragionare, di saper “prevedere le mosse” dell’avversario e di saper gestire “situazioni problematiche” proprio con la forza del ragionamento e dell’argomentazione. Un giovane a cui si insegna il ragionamento sarà un adulto libero e consapevole.