Quattro studentesse dell’Urbani prime al concorso nazionale sul volontariato
Iniziativa della Croce Rossa Italiana e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, il cui esito si è conosciuto nella mattinata di venerdì 31 maggio
Con il video ‘La nostra goccia’ realizzato nello scorso mese di marzo, quattro studentesse del Polo Urbani si sono aggiudicate il primo premio per le scuole secondarie di secondo grado, al concorso nazionale ‘Tutti Possono!’, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla Croce Rossa Italiana in occasione del 160° anniversario della sua fondazione, finalizzato a promuovere tra i giovani la cultura della solidarietà, espressione di una cittadinanza attiva, responsabile e consapevole.
Giulia Traini, Ania Scalella, Douaa Kabli e Sanaa Wakil della 4ª D indirizzo Socio-Sanitario dell’Istituto ‘Tarantelli’ di Sant’Elpidio a Mare, guidate dalla loro docente Francesca Leoni, hanno risposto al bando e venerdì 31 maggio hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, ancora ignare di essere destinatarie del primo premio. Grandissima sorpresa, pertanto, e altrettanta soddisfazione, per un video realizzato con tanta passione. Il lavoro ha la durata di un minuto, sulle note di ‘Essere umani’ di Marco Mengoni, e mostra l’esperienza delle quattro ragazze nel mondo del volontariato, alternando alternando scene di lavoro a riprese in classe, sempre con il sorriso, perché l’anima sorride quando fa del bene, e sorride ancora di più quando lo fa in modo gratuito.
Un volontario è colui che assume un impegno o si presta a operare e collaborare di propria volontà, indipendentemente da obblighi esterni o costrizioni, dedicando tempo agli altri senza chiedere nulla in cambio. Un volontario è un simbolo della gioia del dedicarsi all’altro. Quanti benefici sulla comunità? E quanto arricchimento e crescita personale? Il titolo del concorso, ‘Tutti Possono!’, riecheggiava le parole spesso pronunciate dal fondatore della Croce Rossa Italiana, parole ispirate a un principio universale di umanità, nella convinzione che ciascuno di noi, ciascuno a modo suo e nel rispetto delle sue possibilità, anche con semplici azioni quotidiane, possa contribuire a rendere il mondo un posto migliore.
Queste ragazze hanno messo il cuore in questo progetto, svolgendo ore aggiuntive a scuola e portando il lavoro a casa; hanno dimostrato che ciascuno può essere agente di cambiamento positivo per la comunità, per se stessi e per gli altri. Giulia, Ania, Douaa e Sanaa ci insegnano che è nel dono che ci arricchiamo, e ci ricordano che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. «Grazie ragazze - dice la loro insegnante -, perché ci ricordate che la parte migliore dell’umanità è nelle nostre aule e soprattutto, riprendendo le bellissime parole scelte dagli organizzatori della premiazione per tutti i ragazzi presenti all’evento, siete “il più bell’esempio del nostro presente”».