Miloud: una voce fuori dal coro per cantare all’unisono
Miloud nasce ad Algeri nel 1972, da madre francese e padre algerino, ma presto si trasferisce a Parigi. Qui vive nella periferia parigina dove conosce la vita dei ragazzi di strada, pur non condividendola. A diciassette anni ottiene successo come foto-modello, ma il suo sogno è fare il clown. Dopo essersi diplomato in una scuola di arti circensi, nel 1992 si reca in Romania dove lavora per l'associazione "Handicap International" come animatore in ospedali, orfanotrofi e centri per disabili. A Bucarest organizza spettacoli per le strade e le piazze della città e crea la Fundatia PARADA, una fondazione dedicata al recupero dei bambini e dei ragazzi che vivono nei sotterranei della città.
L’IISS “Carlo Urbani” ha ospitato quest’uomo straordinario in tre diversi incontri nelle sue tre diverse sedi, Porto Sant’Elpidio, Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare. Questo ciò che ha lasciato nell’anima dei nostri ragazzi.
Miloud è arrivato portando con sé una borsa bianca dalla quale ha tirato fuori diversi oggetti, tra cui rose, scarpe gialle e il suo libro preferito, “Il Piccolo Principe”. Ha iniziato a parlare della sua vita, delle sue esperienze e di come sia passato da essere un modello ad essere il supereroe di bambini in difficoltà. Non ha aiutato solo bambini, ma anche uomini e donne donando loro una casa e una nuova vita. Ci ha parlato di come, molto spesso, l’indifferenza verso le persone più fragili e deboli predomini su di noi, di come si è sentito nel vedere così tante anime soffrire e vivere in un mondo che non le aveva rese fortunate, sottolineando che tutto ciò che si ha non è così scontato.
Abbiamo anche riso e scherzato con lui con qualche trucco di magia che utilizzava con i bambini in difficoltà e con il suo naso rosso, che lo ha accompagnato per ben 30 anni.
Un’esperienza indimenticabile e formativa.
E ancora.
L’incontro con Miloud Oukili ci ha trasmesso sensazioni profonde di sensibilità, forza e generosità. La sua vita può essere paragonata ad una missione guidata dall’amore e dall’empatia verso i più deboli. Dovremmo prendere esempio da una persona come lui, che combatte a nome dei più vulnerabili. Tramite l’arte del circo Miloud ci ha trasmetto la potenza del sorriso, che porta speranza e leggerezza nelle vite segnate da traumi e povertà come quelle dei bambini rumeni di cui ci ha parlato.
Attraverso la sua figura gioiosa diffonde calore umano e mostra come l’amore e la creatività possano fare la differenza in situazioni che sembrano non avere via d’uscita. Al mondo dovrebbero esserci più persone determinate e altruiste come Miloud, persone che credono ancora nella salvezza attraverso piccoli gesti.
Il risultato di un incontro ben riuscito non è soggettivamente interpretabile quando si hanno riscontri di questo tipo, soprattutto se provengono dalle parole dei ragazzi.