Le suggestive atmosfere del flamenco affascinano il polo “Urbani”
Magistralmente diretta dalla coreografa Maria Teresa Marini, la Compagnia di Flamenco "Arte y Pasión Flamenca" ha regalato ai ragazzi delle tre sedi del Polo Urbani, accompagnati dai loro docenti, uno scorcio dei TABLAOS andalusi, creando suggestive atmosfere dalle forti emozioni. Grazie alla fusione armonica dei tre pilastri fondamentali di quest’arte, il CANTE, il TOQUE (chitarra e percussione - CAJON-) e il BAILE, i cinque artisti hanno coinvolto ed entusiasmato tutto il Teatro “Cicconi” di Sant'Elpidio a Mare. Cercando di decostruire lo stereotipo del flamenco, hanno introdotto il giovane pubblico nel vivo della cultura spagnola, le cui manifestazioni espressive sono spesso abusate da facili caratterizzazioni. Gli studenti hanno dunque avuto la possibilità di conoscere il vero significato del primitivo cante hondo/jondo, apprezzando così il valore artistico di un'arte che contempla il dolore e il lamento, l’allegria e la tristezza, il desiderio e la festa.
Protagonisti dello spettacolo sono stati non solo la forza interpretativa della danza, l’energia del canto e il virtuosismo del toque, ma anche i momenti esplicativi in lingua spagnola del significato generale del flamenco e dei distinti stili (PALOS) interpretati. Quattro alunni (Lattanzi Mattia, Butteri Roberta, Ilenia Dolci e Angelica Cascella), chiamati sul palco durante lo spettacolo, hanno declamato alcuni "versos flamencos" di autori spagnoli, facendo vivere al pubblico emozioni contrastanti: la complicità ha unito spettatori ed artisti.
Con orgoglio la professoressa Domitilla Nucci, che ha organizzato l'evento insieme alla collaborazione dei docenti Marco Cromeni, Laura Del Gatto, Roberta Ferrara e Mikaela Mercanti, ringrazia tutti coloro che con la loro preziosa collaborazione hanno contribuito ad evocare intensamente il DUENDE misterioso, ovvero lo spirito del flamenco, termine che non trova traduzione in altre lingue diverse dallo spagnolo e che indica il lorchiano mistero della mente, quella forza interiore che genera tensione tra vita e morte, fertile inquietudine che è radice della profondità dell'anima.