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L’Anice in tutte le sue espressioni al Polo Urbani 

Venerdì 16 febbraio si è svolta a Porto Sant’Elpidio una giornata a tema, organizzata dall’Accademia Italiana della Cucina con la presenza delle prestigiose aziende marchigiane Meletti e Varnelli 

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I prodotti dell’anice sono ormai un’eccellenza ben conosciuta dentro e fuori i confini regionali e per analizzare il tema in tutti i suoi aspetti, da quelli scientifici alle degustazioni, si è svolta al Polo Urbani di Porto Sant’Elpidio, venerdì 16 febbraio, una giornata davvero densa e apprezzata dai partecipanti, dal titolo “Anice, anisina, anisetta, mistrà: una storia di impresa marchigiana”, organizzata dall’Accademia Italiana della Cucina in collaborazione con la scuola e con la partecipazione delle due aziende simbolo in materia, Meletti di Ascoli e Varnelli di Pieve Bovigliana.

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Alle 15,30 ha preso il via il convegno sul tema “Anice: storia, tradizioni, usi e virtù”, con interventi del prof. Leonardo Seghetti (su “Pimpinella anisum: una pianta dalle straordinarie virtù”), del prof. Sauro Vittori (“Anice: scienza e supporto della tradizione”), del dott. Lando Siliquini (“Anice: specie adottiva del Mediterraneo”). Dopo il coffee break, dalle 18 spazio ai due maggiori produttori marchigiani, con interventi sul tema “Dalla distilleria all’impresa: storie di famiglie e di imprese”. Sono intervenuti il dott. Giovanni Martinelli (“Anice: una storia del Fermano”), il dott. Matteo Meletti (“Anisetta per cinque generazioni”), la dott.ssa Simonetta Varnelli (“Quando l’anice diventa un sinonimo”). Conclusioni affidate al comm. Mimmo D’Alessio, vicepresidente vicario dell’Accademia Italiana della Cucina.

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Dalle 19,30 le degustazioni, prima con l’aperitivo, poi con la cena, a cura dei docenti e degli studenti della scuola, dal docente sommelier, prof. Stefano Isidori (presidente Associazione Italiana Sommelier Marche), ai cuochi, prof. Enrico Maria Rimbano (vicepresidente Associazione Cuochi Fermani), prof. Massimo Carboni, prof. Antonio Costantini, mentre il servizio è stato coordinato dalla prof.ssa Giuseppina Mazza, con il coinvolgimento del personale della scuola.

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Si è trattato globalmente di un lavoro meticoloso, che ha coinvolto sia gli alunni della sede di Sant’Elpidio a Mare per la preparazione dei cocktail serviti durante l’aperitivo e dei centrotavola a cura dei ragazzi speciali, sia quelli di Porto Sant’Elpidio per la la ‘mise en place’ di sala cerimoniale, oltre che per la preparazione delle pietanze. Impeccabile il servizio di accoglienza turistica guidato dalla prof.ssa Mazza. Quattro i cocktail, sia caldi che freddi, preparati dai ragazzi del Quarto anno indirizzo Sala, della sede di Sant’Elpidio a Mare. Nella sala ristorante dell’istituto, poi, ogni piatto è stato presentato dai ragazzi presenti in cucina durante il servizio.

Un plauso a tutto il personale della scuola è arrivato dagli organizzatori e in particolare dalla dirigente scolastica, prof.ssa Laura D’Ignazi, presente insieme ai vicepresidi e al direttore dei servizi amministrativi dott.ssa Gloria Giovagnoni, oltre che dai rappresentanti dell’Accademia Italiana di Cucina. Davvero un’esperienza a trecentosessanta gradi sul tema dell’anice, che ha coinvolto moltissimi alunni e sicuramente ha ampliato il bagaglio di esperienze, di conoscenza e di professionalità nonché la collaborazione tra gli studenti di tutto il Polo.