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LA GRECIA, CULLA DELLA CIVILTÀ OCCIDENTALE, SI SVELA AI DIPLOMANDI DELL’IISS “CARLO URBANI”

Ogni luogo ha un suo fascino ed una sua peculiarità, eppure non tutti i viaggi hanno uguale fascino. Non lo sono forse per il tipo di compagnia con cui si viaggia, oppure non lo sono semplicemente perché ogni luogo è pervaso di una magia diversa: una magia dettata dalla sua storia e dai valori che la storia porta con sé. Chi attraversa la Grecia, non importa in quale parte di essa ci si muova, ha come la strana sensazione di un passato presente e di un presente che si nutre di passato. Le infinite rovine di cui l’Ellade si gloria rappresentano la testimonianza di una civiltà la cui eredità resta tuttora viva nei linguaggi e nelle culture europee.

Con la baldanza tipica della loro età i nostri ragazzi hanno ripercorso la storia e la cultura greca attraverso un viaggio che ha mostrato loro i luoghi simbolo della grecità. I monasteri delle Meteore, poco distanti da Kalambaka, centro della chiesa ortodossa in Europa, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, un mondo “sospeso in aria” di superba bellezza; Delfi col suo importante sito archeologico, sede del più importante e venerato oracolo di Apollo, situata alle pendici del monte Parnaso, considerata l’ombelico del mondo; Atene, oggi metropoli cosmopolita, madre della democrazia occidentale, sede dell’Accademia di Platone e del Liceo di Aristotele, città natale di Socrate, Pericle e Sofocle; l’Acropoli di Atene, che si eleva al di sopra della città, con il maestoso Partenone, simbolo della stessa democrazia ateniese e capolavoro dell’arte greca classica; l’istmo di Corinto, una striscia di terra che unisce la penisola del Peloponneso alla Grecia continentale, sede dei giochi istmici; l’antico teatro di Epidauro, capolavoro di acustica ed estetica; Micene ricca d’oro, la città di Agamennone, con la porta dei Leoni ed il Tesoro di Atreo, perla del Mediterraneo, circondata da misteri e leggende di atavico fascino.

Un viaggio di cui non resta soltanto la bellezza della natura e dei resti archeologici, ma anche l’unicità del trovarsi insieme, docenti ed alunni, condividendo momenti che vanno oltre la stanchezza e le incomprensioni, istanti che si nutrono di leggerezza e voglia di stare bene divertendosi.

E se è vero, come diceva Eraclito, che tutto scorre, tutto cioè cambia costantemente, è anche vero che alcune esperienze hanno la capacità di fissarsi stabilmente nell’animo di chi va e di chi resta: negli studenti come una sorta di goliardia finale, nei docenti come un ultimo tentativo di viversi i ragazzi negli atti finali del loro percorso insieme.

Gita grecia
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